“MareMuro” incontra l’arte contemporanea, con una mostra presentata nell’ambito di “ArtCity Segnala”, il marchio di qualità del Comune di Bologna per le mostre realizzate in contemporanea ad “ArteFiera”, dal 24 al 26 gennaio 2020.
La mostra ha coinvolto tre artisti che vivono nelle tre città dei partner di “MareMuro” e che esprimono in modo diverso l’idea del progetto.
L’artista iraniana Sara Pour, di Bologna, ha esposto bottiglie che contengono acqua e opere visive al loro interno, come messaggi criptati da un mare misterioso, che rimandano all’idea di attraversare i mari.
Il sudanese Ahmed Isamaldin, di Berlino, ha presentato un progetto cartografico visionario relativo alle migrazioni delle tribù nomadi sahariane, in un contesto geografico senza muri.
L’albanese Ergys Vela, di Scutari, ha esposto una videoinstallazione del mare e un’installazione interattiva sulla libertà di movimento.
La mostra ha avuto una straordinaria partecipazione di pubblico, che ha potuto interagire con i tre artisti.
All’interno della mostra, ogni sera, è stata presentata una performance dell’attore ghanese Richard Kwakye, dal titolo “D Water Rouf La Tempesta”, da lui scritta e interpretata, e messa in scena con la collaborazione del regista Ennio Trinelli. La performance ha portato in primo piano la questione dei valichi di frontiera, a cominciare dal “mare come muro”.